“Nel carcere di Terni è ancora in corso una rivolta che poteva avere conseguenze molto gravi”. Lo dichiara uscendo dall’istituto penitenziario umbro, il senatore Walter Verini, segretario della Commissione Giustizia e Capogruppo PD in Antimafia, che aggiunge: “Un agente di polizia penitenziaria è stato ferito per fortuna in modo non grave, molti detenuti hanno dato vita a episodi di danneggiamento e colpito agenti, poteva essere davvero una tragedia”.
“In questo carcere – ha proseguito il parlamentare dem – ci sono 600 detenuti mentre ne può contenere solo 422. C’è carenza di agenti, negli ambienti dove ha preso vita la rivolta manca l’acqua e oggi a Terni ci sono 40 gradi. Un episodio meno grave è successo questa mattina al carcere di Spoleto, subito sedato per l’intervento della direttrice e della polizia penitenziaria. La situazione è insopportabile, insostenibile. Con questo sovraffollamento e con il caldo, non si può garantire la benché minima sicurezza dei detenuti e degli agenti che svolgono il loro difficile lavoro. In tutto questo, cosa fa il ministro Nordio? Perché non va a visitare subito le carceri dove la situazione è più difficile e dove c’è bisogno di interventi urgenti e provvedimenti per colpire il sovraffollamento? È una preghiera più che una polemica. Ma lo faccia e alla svelta! La situazione è veramente una bomba e non può più essere tollerata”, conclude Verini.


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