“Abbiamo ammirato il ministro Salvini, con l’immancabile caschetto d’ordinanza, scortato da Tesei e Melasecche, partecipare all’ennesima inaugurazione di stralci di opere a suo tempo finanziate da Governi diversi. Così come ammiriamo le sue pluriquotidiane esternazioni, da mattina a sera, sull’universo mondo. La domanda che ci poniamo è, quando fa davvero il ministro?”: a chiederlo sono i parlamentari umbri del PD Anna Ascani e Walter Verini. “Se lo facesse, per esempio, sarebbe già intervenuto sulla drammatica situazione di stazioni ferroviarie, che ribollono di migliaia e migliaia di cittadini pendolari e turisti, con decine e decine di treni in ritardo, cancellati, sostituiti. Anche l’Umbria ne sa qualcosa” sostengono in una dichiarazione congiunta. “Se lo facesse – affermano ancora Ascani e Verini -, sarebbe già intervenuto per razionalizzare gli innumerevoli cantieri di una rete autostradale e superstradale al collasso. Visto che era in Umbria ci saremmo aspettati un sopralluogo lungo tutta la E45 e poi nei pressi di Collestrada, dove la cronica situazione di ingorghi per il traffico da e verso Perugia, da e verso Todi-Terni, l’Alta Umbria e il Folignate-Spoletino è davvero al di là del bene e del male. A causa di cantieri mal programmati, mal coordinati, con troppe pause di giorni e giorni (e notti) senza turni lavorativi. Prima della prossima passerella in Umbria, Salvini almeno ascolti i sindaci di Città di Castello, Citerna, San Giustino. Chiedono che la E78 finalmente venga completata. Chiedono di continuare con flussi finanziari regolari proseguendo il lavoro di diversi governi. E chiedono un tracciato rispettoso dell’ambiente, della sostenibilità. Questo dovrebbe fare un ministro, se facesse davvero il ministro”.
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