“Che altro deve accadere a Terni, dove consiglieri comunali vengono minacciati con violenza e intimiditi dal sindaco e costretti a uscire dall’Aula e a sporgere denuncia? Quando l’agibilità democratica di un organo eletto dal popolo viene compromessa, come nel caso di Terni, anche in attesa dei doverosi accertamenti dell’attività giudiziaria, credo che il Prefetto e il Viminale dovrebbero verificare concretamente cosa sta succedendo in quella città”. Lo ha detto in Aula il senatore del Pd Walter Verini, nel corso del question time in Aula con il ministro Piantedosi.
“Bandecchi – prosegue Verini – ha violato ogni regola democratica e ha messo in crisi il consiglio comunale. Non solo, ci sono i temi del conflitto di interessi e dell’incompatibilità; c’è poi una chiusura di indagine della Guardia di Finanza e della Procura di Roma che ha portato al sequestro di 22 milioni di euro a Bandecchi, il quale ha interessi nella realizzazione del nuovo stadio e di una clinica privata e che per questo si è dovuto dimettere formalmente da presidente della Ternana. Non solo, la destra che finora aveva combattuto Bandecchi, ha ora stretto un accordo elettorale cinico e spregiudicato con il sindaco di Terni, dettato dalla presidente Meloni, in vista delle regionali, tanto che il candidato sindaco Masselli e la dirigente scolastica Fabrizi si sono dimessi da Fdi”.


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