“Conosco il mio partito: se dovessimo
fare un referendum nel partito sono convinto prevarrebbe
largamente il no al terzo mandato. Per una ragione di principio:
laddove c’è un potere gestionale di uso delle risorse, al di la
di chi lo esercita oggi pro tempore, non è una questione di
nomi, è necessaria una rotazione. Dieci anni sono un tempo
congruo, per evitare incrostazioni da qualunque parte possano
venire. Questo è il principio: dove si legifera è un conto, dove
si gestisce è un altro”. Lo afferma il senatore del Pd Walter
Verini.