”L’impressione che si è avuta è che Striano godesse di una fiducia generalizzata e che quindi tutte le sue promozioni, i suoi incarichi, che nel corso del tempo di appartenente alla Guardia di finanza ha sempre avuto, erano motivati dal fatto che veniva considerato un sottufficiale affidabile. Quindi mi è sembrato di capire che, soprattutto dentro la Guardia di finanza, forse avrebbero dovuto essere intrapresi o stabiliti degli alert che però nessuno immaginava di dovere intraprendere per la fiducia di cui godeva”. Lo afferma il senatore dem e capogruppo Pd in Commissione Antimafia Walter Verini, dopo l’audizione del comandante della Gdf Andrea De Gennaro sull’inchiesta di Perugia secondo il quale ”si rafforza la fiducia nei confronti della Direzione nazionale antimafia”. ”Dopodiché – prosegue- noi ci auguriamo che, soprattutto dall’inchiesta di Perugia, venga fuori con grande chiarezza la rete e se c’è stata una rete di complicità perché è difficile pensare che questo Striano possa avere agito da solo”. Concorda la senatrice dem Vincenza Rando, responsabile Legalità e lotta alle mafie della segreteria nazionale del Partito Democratico, che conclude: ”Emerge chiaramente il ruolo importante della procura nazionale antimafia e la sua utilità nello svolgere attività investigative di sua competenza.


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