Il ministro Nordio pur di difendere il sottosegretario Delmastro si arrampica sugli specchi e ogni volta dà una versione diversa».
Il ministro rivendica la titolarità di rendere segreto o meno un atto del suo ministero. Walter Verini, non è così?
«Se anche lo fosse questo non può mettere in discussione l`autonomia della magistratura che agisce, tra l`altro, in questo caso, sulla base di un esposto».
Per Nordio se la segretezza la dovesse stabilire la magistratura si aprirebbe un conflitto. Non è così?
«Noi non abbiamo mai posto questo problema. Abbiamo chiesto le dimissioni di Delmastro».
Il ministro dice che sulla base di un avviso di garanzia è «metafisica».
«Mistifica. Le abbiamo chieste 10 giorni prima dell`avviso di garanzia per ragioni politico-istituzionali gravissime: avere divulgato carte riservate…».
Nordio rivendica la titolarità di definirle tali.
«Secondo il Dap non erano divulgabili e lo stesso Nordio le ha definite a diffusione limitata: intendeva limitata solo a Donzelli, visto che Bonelli e altri le hanno chieste e non avute? Ma c`è altro…».
Ovvero?
«Delmastro le ha divulgate mettendo a rischio potenziali indagini, con il solo obiettivo di colpire le forze di opposizione. Roba da regime. Per questo si deve dimettere. Ed è grave che il ministro continui a negare l`evidenza».
Lei era fra i quattro parlamentari ascoltati dal Giuri d`onore per valutare se Donzelli ha leso la vostra onorabilità. Come è andata?
«Ho chiesto io di essere ascoltato. Sono un senatore che ha subito una lesione dell`onorabilità da un deputato. Non ci sono precedenti. Ma il contenuto è secretato».


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