“Che altro deve accadere per far comprendere a questa maggioranza e a questo governo che immediati e risolutivi interventi per il riassetto e il rammendo del territorio sono fondamentali per il futuro del Paese e per la prevenzione di tragedie, calamità? E invece tolgono il superbonus”. Lo ha detto il senatore del Pd Walter Verini intervenendo in aula sul decreto ricostruzione.
“Le decisioni del Governo a partire dal superbonus – ha aggiunto – non sono solo gravi perché colpiscono famiglie, imprese e lavoro, che hanno rispettato regole e un patto con lo Stato, ma rappresentano anche un rischio e un colpo per le popolazioni delle aree colpite dal sisma. Ci sono persone, cittadini, imprese che hanno rispettato un patto con lo Stato e che vengono puniti. Mentre sono premiati coloro che patti e regole non li rispettano, come evasori fiscali, sanitari no vax e via condonando”.
“Sono a grave rischio blocco parti importanti del piano di ricostruzione a seguito degli abbattimenti degli edifici che sono in corso anche in virtù degli incentivi programmati – ha spiegato – Tornare indietro per le famiglie sarà impossibile poiché gli immobili da demolire sono stati già liberati dei servizi essenziali. Si determinerà peraltro una situazione di disparità tra cittadini: quelli che hanno usufruito dei bonus per piccoli interventi e quelli che di fronte al disastro hanno dovuto aspettare maggiore tempo per avviare i lavori di ricostruzione”.
“Servono norme diverse e ci batteremo perché gli abitanti delle aree del cratere possano continuare ad usufruire delle misure del superbonus – ha concluso Verini – Vediamo i silenzi imbarazzati dei parlamentari di maggioranza che nelle aree interessate al decreto sembrano recitare due parti in commedia: una da raccontare localmente e l’altra adeguandosi alle inadeguatezze del loro governo. Un’altra occasione perduta”.


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