Una replica così dura, da parte di Guido Crosetto, non se l`aspettavano. I componenti Pd della commissione Antimafia pensavano di aver sollevato una questione ovvia, «una doverosa richiesta di chiarimenti», spiega uno di loro, il senatore Walter Verini. «Abbiamo letto sul giornale dichiarazioni virgolettate del ministro di una gravità inaudita, che lui non ha smentito – spiega -. Ha aspettato ore per intervenire, ma su questo terreno non possono esserci ambiguità. La sicurezza del Paese è un tema di unità nazionale, maggioranza e opposizione devono collaborare».
Crosetto, invece, sostiene che voi siete al delirio e che fate speculazione politica inventando contrasti nel governo…
«Il ministro lasci da parte gli insulti e si spieghi meglio. Lui ha detto testualmente di avere contestato in più di un`occasione mancate informazioni alla Difesa, che avrebbero potuto anche creare problemi alla sicurezza nazionale. Ci rendiamo conto che è una cosa enorme? E il destinatario di queste accuse è il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Mantovano, Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica».
Il quale pochi giorni fa ha difeso l`operato dell`Aise, i nostri servizi segreti esterni. Chi ha ragione?
«Deve dircelo Giorgia Meloni. La premier ha il dovere di venire in Parlamento per spiegare cosa è successo, se davvero c`è stata scarsa fedeltà nei confronti del ministro della Difesa da parte degli apparati di sicurezza. In un momento così delicato sul piano geopolitico, con due guerre in corso, serve chiarezza: davvero la sicurezza del Paese è stata a rischio? Lo è tuttora?».
Per Crosetto state strumentalizzando l`inchiesta di Perugia, aperta grazie alla sua denuncia. Come risponde?
«Noi non abbiamo parlato minimamente dell`inchiesta, né della vicenda giudiziaria. In commissione Antimafia stiamo lavorando per cercare di fare luce, capire se dietro Striano e Laudati ci sia qualche committente o una regia. Facciamo la nostra parte, nel massimo rispetto dei ruoli, senza sovrapporci in alcun modo alla magistratura».
Detto ciò?
«Detto ciò, come parlamentari siamo allarmati, vogliamo rassicurazioni sul fatto che la nostra sicurezza cibernetica e informatica sia a prova di accessi abusivi. E non possiamo ignorare lo scontro in atto, non tra due passanti, ma fra i titolari della Difesa e dei Servizi. Altro che complotti, semmai siamo di fronte a un auto complotto».
Non basta che Crosetto vada a riferire al Copasir?
«Va benissimo che vada al Copasir, ma quella è un`audizione secretata, noi chiediamo una cosa diversa: lui e Meloni devono spiegare come garantiscono la sicurezza del Paese, riguardo alla protezione di dati sensibili. Mi pare che questo obiettivo sia interesse di tutti, nostro come del ministro e della premier». –


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