“Continuiamo a denunciare ad alta voce la gravissima situazione delle carceri, all’indomani
della rivolta a Terni delle proteste a Spoleto e in altre realtà, da Aosta a Torino, Trapani… Lo facciamo perché alla richiesta di proclamare l’inagibilitá della sezione H del reparto media sicurezza di Terni, gravemente danneggiato, con zone prive di elettricità ( cose che si aggiungono alla mancanza d’acqua e ad altre serie problematiche ) il Provveditorato ha opposto un diniego, contestuale a quello di non procedere a misure di allentamento del sovraffollamento ( 600 detenuti su una capienza di 420!). Che altro deve accadere perché il Governo, il DAP, i Provveditorati si decidano ad affrontare sul serio queste drammatiche situazioni? Ieri in aula siamo intervenuti davanti al Ministro Nordio, sottolineando l’urgenza di muoversi, per disinnescare questa vera e propria bomba rappresentata da carceri in condizioni disumane. Abbiamo citato le rivolte, i rischi per la popolazione carceraria e per gli agenti di polizia penitenziaria. Come avvenuto l’altro ieri in molte carceri italiane, tra le quali a Terni e Spoleto. Abbiamo poi parlato con Nordio anche fuori dell’aula, davanti anche a giornalisti, quasi implorandolo di muoversi, dare immediate risposte, prendere provvedimenti per sgravare queste situazioni. Non c’è stata purtroppo risposta. Ma queste non possono tardare: non per noi, ma per affrontare e disinnescare i rischi quotidiani di una situazione esplosiva”.
Così il senatore Walter Verini, segretario Commissione Giustizia e Capogruppo PD in Antimafia