“Siamo davanti ad un Governo che, nei fatti, è stato indulgente con gli evasori fiscali. Che ha innalzato i livelli del contante, con rischi di riciclaggio. Che ha allentato sistemi di controllo negli appalti. E ha innalzato le soglie degli affidamenti diretti. Che non tollera controlli, come quelli ‘concomitanti ‘ della Corte dei Conti. In questo quadro sta il pacchetto Nordio, che indebolisce garanzie di legalità, che colpisce non le gogne mediatiche ( già impedite negli ultimi anni da provvedimenti precisi anche da noi sostenuti ) ma la libertà di informazione. Anche l’abrogazione dell’abuso di ufficio è sbagliata. L’abuso, oggi, è molto circoscritto e da due anni, giustamente, non colpisce più le scelte discrezionali degli amministratori, a meno che non siano espressamente vietate dalla legge. Gli amministratori vanno tutelati, ma non dall’abuso di ufficio com’è oggi ( che al massimo potrebbe essere “tipizzato” ma non certo abrogato). Vanno tutelati esentandoli da responsabilità penali ed erariali per atti e fatti che non dipendono dalla loro diretta responsabilità. È giusto poi che non siano sospesi dopo una condanna di primo grado, a meno che non si tratti di gravissimi reati associativi. Su questi punti il PD ha depositato proposte di legge precise, che chiederemo di portare al più presto in aula. Ma la lotta alla corruzione, alle mafie, il rispetto delle regole e dei controlli fanno parte della nostra identità. E soprattutto dei principi costituzionali, come quelli del rispetto delle garanzie, della presunzione di innocenza, del giusto processo. Le cose debbono stare insieme”.
Così Walter Verini, capogruppo PD in Commissione Antimafia, intervenendo a Bologna al Convegno “Ritorno al futuro, per una nuova idea di partito”.