“44 anni fa come oggi le Brigate rosse ammazzarono a Genova l’operaio Guido Rossa e domani saranno 40 anni che Cosa nostra uccise il magistrato Giacomo Ciaccio Montalto, nel territorio per troppo tempo controllato da Matteo Messina Denaro. Due persone diverse, due tragici destini comuni”. Lo ha detto in Aula il senatore del Pd Walter Verini.
“L’impegno di Rossa – ha proseguito Verini – era nel sindacato di Lama, nel partito di Berlignuer, nella fabbrica, per i diritti dei lavoratori. Quando scoprì che nella sua Italsider si erano infiltrati e volevano radicarsi brigatisti che volevano colpire la democrazia, i sindacati, i partiti democratici, le stesse lotte operaie, Guido rossa non ebbe paura, fece il suo dovere e denunciò responsabilità e connivenze. Averlo fatto gli costò la vita, ma il suo esempio fu un contributo decisivo per capire che il terrorismo era nemico del movimento operaio e contribuì a isolarlo e sconfiggerlo. Nel ricordarlo mandiamo un abbraccio alla cara Sabina, sua figlia, che è stata parlamentare in questo gruppo. Giacomo Ciaccio Montalto è stato un magistrato coraggioso che si dedicò al contrasto delle mafie, a contrastare il narcotraffico e per questo venne ucciso il 25 gennaio. L’impegno di tutti noi non deve essere solo per ricordare queste persone, ma perché non si abbassi in nessun modo la prevenzione e il contrasto della criminalità organizzata, con la crescita culturale, la cultura della legalità, la crescita sociale, la lotta alla povertà”.


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