“Stamattina aprendo i giornali con le
cronache pugliesi, in uno in particolare: nella ‘Gazzetta del
Mezzogiorno’, erano riportate, virgolettate, delle frasi che la
magistrata Romanazzi, che dirige la sezione ‘prevenzione’ del
tribinale di Bari e che è autrice del provvedimento di sequestro
e di nomina della municipalizzata oggetto di indagine, ha
pronunciato ieri in Commissione Antimafia nella parte secretata.
Ebbene queste sue frasi virgolettate coperte da segreto sono
state pubblicate dalla ‘Gazzetta del Mezzogiorno'”. A
denunciarlo, conversando con i cronisti a Palazzo Madama è il
senatore del Pd Walter Verini che ha chiesto alla presidente
della Commissione Antimafia, Chiara Colosimo, di “accertare i
fatti” e di “prendere tutti i provvedimenti del caso”.
“Qualche membro della commissione – aggiunge Verini – ha
evidentemente ritenuto di diffondere frasi che erano coperte da
segreto. Noi abbiamo subito denunciato a inizio di seduta questo
fatto che mette in discussione la credibilità del nostro lavoro
trovando, devo dire immediatamente, la forte preoccupazione
della presidente che si era riservata di fare accertamenti”.
“Finita la seduta primaria – prosegue il senatore Dem – di
nuovo riunito l’ufficio di presidenza, i primi sommari
accertamenti, lettura del virgolettato uscita e lettura del
verbale stenografico c’era una corrispondenza. La sostanza era
quella”. “Quella della magistrata era la risposta ad una domanda
e quindi nella parte secretata. Pertanto – racconta ancora
Verini – oggi ho espresso tutto il mio sdegno trovando il
consenso un po’ di tutti, a partire dalla presidente”. “Non so
se ci siano precedenti – prosegue – la cosa in sè non è
stratosferica, ma è pesante. Abbiamo chiesto alla presidente di
assumere immediati provvedimenti perché questo fatto costringe
ad evitare forme di secretazione e pertanto verrebbero meno le
ragioni della Commissione”. “Un fatto grave come principio e
come metodo”, conclude Verini.


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