“Aspettiamo il testo che uscirà dal Consiglio dei Ministri. Dalle bozze che girano, siamo molto preoccupati per l’abolizione del reato di abuso di ufficio. Già oggi è ‘ ridotto all’osso’, ma rappresenta quello che si chiama reato spia per altri ben più gravi contro la pubblica amministrazione. E questo si inquadra in un contesto nel quale questo governo indebolisce prevenzione e contrasti al malaffare nel codice degli appalti, mostra di non sopportare i controlli concomitanti della Corte dei Conti del Pnrr, innalza la soglia per gli affidamenti diretti”. Così il senatore Walter Verini, membro della commissione Giustizia e Capogruppo Pd in Antimafia, questa mattina a Omnibus su La7. “Anche in materia di intercettazioni siamo preoccupati. Siamo stati e siamo contro le gogne mediatiche, ma le ulteriori ristrettezze che si annunciano rischiano di colpire fortemente un diritto costituzionale: la libertà di informazione. Questo non è il momento di interventi divisivi sulla Giustizia, ma quello di applicare le riforme sul penale, sul civile e sull’Ordinamento. Velocizzare concorsi e assunzioni di magistrati, di personale di cancelleria. Di stabilizzare i 16000 addetti all’Ufficio del Processo, di spendere i miliardi stanziati dai precedenti governi su legge bilancio e Pnrr per digitalizzare, rinnovare le sedi, rafforzare il processo telematico. I cittadini chiedono una giustizia efficace e rapida, non nuove guerre contro la magistratura e nuove divisioni”, conclude Verini.


Ne Parlano