“Sono tornato in visita al carcere di Spoleto.
L’ho fatto innanzitutto per rivolgere un sincero
augurio di buon lavoro alla nuova direttrice, Bernardina Di
Mario, per oltre dieci anni alla guida dell’istituto di Capanne
a Perugia. Ho anche telefonato, per lo stesso motivo, a Chiara
Pellegrini, che dopo avere diretto Terni e Spoleto è stata ora
chiamata a dirigere il carcere di Rieti”: lo ha annunciato il
parlamentare del Pd Walter Verini. “Due direttrici donne, che
hanno svolto e svolgono il loro difficile lavoro in contesti
delicati, con una grande professionalità e una umanità nella
gestione del trattamento e con una ispirazione finalizzata ogni
giorno ad una pena, che i detenuti scontano, finalizzata al
recupero e al reinserimento sociale. E questo grazie anche allo
straordinario lavoro quotidiano dei dirigenti e degli agenti
della polizia penitenziaria di questi istituti” ha aggiunto.
“L’occasione – spiega Verini in una nota – è servita anche per
fare il punto sulla permanenza di forti criticità, legate
soprattutto alla carenza di personale di polizia a livelli di
organico scoperti, a prossimi pensionamenti per i quali non si
intravvede turn over. La gestione dei detenuti diventa sempre
più difficile, anche per la presenza di alcune persone con
caratteri di forte problematicità. Non a caso, nelle carceri
umbre di Perugia, Terni, Spoleto e Orvieto (a Terni la
situazione è per certi versi acuta) troppo frequenti sono le
aggressioni agli agenti di polizia, gli episodi di violenza e
autolesionismo. Questo richiede un immediato intervento del Dap
e del Ministero della Giustizia, per dare risposte adeguate. Lo
abbiamo chiesto al ministro Nordio e al capo del Dap Russo e
torniamo a farlo, anche con iniziative parlamentari. Le carceri
umbre (certo, non le uniche nel Paese) soffrono molto. Ma
tardare le risposte da parte del Governo aggrava una situazione
difficilissima e non si può, non si deve aspettare oltre”.


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