“La lettura dei giornali di oggi e le notizie che vediamo nei Tg ci confermano nel nostro giudizio. La vicenda di Parma toglie il velo sulla natura del M5S e sulla sua tanto sbandierata democrazia. Le interviste di Pizzarotti costituiscono un atto di accusa che rivela il partito di Grillo come una setta dinastica fatta di sorde accuse, minacce, favori, fragilità
Incongruenze, contraddizioni. Due pesi e due misure che rivelano la loro incapacità a governare. Chi in buona fede volesse affidare a loro il governo e l’amministrazione rifletta su quanto sta emergendo in queste ore. Se qualcuno a Roma sta pensando di scegliere Virginia Raggi sappia che potrebbe trovarsi di fronte, per queste ragioni, un Nogarin o una Capuozzo. Non crediamo che i cittadini di Roma o di Torino vogliano correre questo rischio”.


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