“Alto che fine del numero chiuso, questo disegno di legge è un bluff della destra che rischia addirittura di peggiorare l’accesso ai corsi di medicina e chirurgia. State raccontando che grazie a voi si supera il numero chiuso, ma sono solo falsità. Con questo testo, così come pensato, non si supera il numero chiuso e neanche i quiz”. Lo ha detto la senatrice del Partito Democratico Ylenia Zambito intervenendo in Senato sul ddl per l’accesso ai corsi di laurea in medicina e chirurgia.
“La proposta poggia sulla previsione di un semestre comune accessibile a tutti, questo vi fa dire che il numero chiuso è abolito, ma poi rinvia a una delega in bianco al Governo sulle modalità di selezione degli studenti che potranno effettivamente iscriversi ai corsi di medicina. Pur non sapendo come sarà attuata la delega – ha proseguito Zambito nell’intervento – è del tutto evidente la necessità fin d’ora di chiarire che l’iscrizione deve tener conto della disponibilità dei posti nelle università: quindi non è veramente ‘libera’. Come saranno scelti gli studenti dalla graduatoria nazionale? Io un’idea ce l’ho – ha evidenziato la senatrice -: con un test!”.
“Una proposta – ha continuato – che non aggiunge risorse ad un settore che ha già visto ulteriori gravissimi tagli dalla legge di bilancio in discussione alla Camera. Un disegno di legge, mi sia consentita la battuta, che somiglia tanto a quello approvato da quest’Aula la scorsa settimana sulla mototerapia. Tagliate la scuola, la ricerca, l’università e la sanità pubblica e vi rimane solo qualche slogan. Propaganda, nient’altro che questo. Senza risorse – ha concludo Zambito – non esiste una soluzione all’accesso ai corsi di medicina. Perché servono strutture adeguate e serve personale”