“Nei primi tre mesi del 2025 sono già 146 i morti sul lavoro registrati dall’INAIL, cui si aggiungono 59 decessi in itinere. Un dato allarmante, in aumento del 51% rispetto allo stesso periodo del 2024. In Italia si continua a morire di lavoro. È una strage silenziosa e inaccettabile, che impone una risposta forte, immediata e strutturale da parte del Governo.” Così la senatrice Ylenia Zambito, intervenendo oggi in Senato a nome del gruppo del Partito Democratico durante la discussione sulle comunicazioni della Ministra del Lavoro.
“Non si tratta di fatalità – prosegue Zambito – ma di fallimenti sistemici, alimentati da una cultura che sacrifica la sicurezza in nome del profitto. Le vittime sono sempre le stesse: giovani, precari, migranti. Ragazzi alla prima esperienza, apprendisti abbandonati a sé stessi, persone invisibili costrette ad accettare lavori in nero pur di sopravvivere. È inaccettabile.”
“Chiediamo il rafforzamento immediato dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro con nuove assunzioni e risorse adeguate. Serve un Piano Nazionale per la Prevenzione degli Infortuni, il triplicamento delle ispezioni, sanzioni severe per le aziende inadempienti, fino alla sospensione dell’attività e l’esclusione dagli appalti pubblici. E diciamo con chiarezza: la cosiddetta ‘patente a crediti’ si è rivelata inefficace. Occorre cambiare rotta.”
“Come ha ricordato il Presidente Mattarella – conclude Zambito – la morte sul lavoro è una sconfitta per tutti. Per questo non ci rassegniamo. Continueremo a batterci affinché chi va a lavorare possa tornare a casa. Sempre.”