“Questo disegno di legge è un’occasione storica: l’avvio di un processo di riforma, complessa e articolata, che tiene fermo il diritto delle persone anziane alla continuità di vita e di cura, con al centro il tema della non autosufficienza. Già in commissione ci siamo divisi tra chi, come noi, crede convintamente che la riforma sia un punto di svolta e una larga fetta della maggioranza che sentiva solo di rispettare una scadenza per realizzare uno degli obiettivi Pnrr. Noi crediamo in uno Stato che investe sul Servizio sanitario nazionale e sulla medicina territoriale e lo ripetiamo: la sanità pubblica non si tocca, anche se i primi provvedimenti di questo governo vanno nella direzione opposta”. Lo ha detto in Aula Ylenia Zambito (Pd), segretaria della Commissione Affari sociali, sanità e lavoro. “Il combinato disposto dell’investimento pari a zero sulla sanità pubblica e dell’autonomia differenziata – ha proseguito Zambito – fa suonare un campanello di allarme. Credevamo che il Covid fosse servito a far capire quanto possa contare una struttura socio assistenziale gestita da Stato, regioni, comuni. Per questo rivolgiamo un appello alla maggioranza: ogni risorsa investita in servizi socio assistenziali può cambiare in meglio la vita di milioni di italiani, senza un investimento serio non c’è delega che tenga. Entro il 31 gennaio 2024 il governo dovrà attuare questa riforma con uno o più decreti legislativi. Questa riforma cammina sulle gambe dei decreti attuativi, e su questo noi faremo attenzione massima e duplice: dovranno rispettare la cornice della legge ed essere attuati per avere un servizio sanitario integrato e omogeneo su tutto il territorio nazionale”