“I dati dei Lea che sono stati diffusi
dal ministero della Salute ci dicono una cosa molto semplice: il
lavoro fatto in Toscana è un esempio per tutto il Paese. Un operato da
preservare e rilanciare. Farlo significa non solo continuare ad
investire in sanità pubblica, ma soprattutto sulla salute dei
cittadini”. Lo afferma, in una nota, la senatrice Pd Ylenia Zambito.
“Come scrive Quotidiano sanità: ‘sette Regioni non garantiscono a
pieno le cure essenziali. Al top Emilia Romagna, Toscana e Provincia
autonoma di Trento. Flop per Calabria, Valle d’Aosta e Sardegna
Pubblicato dal Ministero della Salute il report 2021 con i risultati
del monitoraggio dei Livelli essenziali di assistenza calcolati con il
nuovo sistema di garanzia. In ben 7 tra regioni e province autonome
non si è raggiunta la sufficienza in tutte e tre le aree
(prevenzione-distrettuale-ospedaliera)’ Con i Lea vengono valutati una
serie di indicatori dell’attività sanitaria delle Regioni: da come
funzionano l’assistenza territoriale e quella ospedaliera, alla
capacità di governare le liste di attesa e pure di fare prevenzione –
ricorda Zambito – Stiamo parlando, insomma, della vita delle persone.
E la Toscana ormai da anni continua ad essere un esempio virtuoso. Ma
non basta. Sono ancora tanti gli interventi da fare per migliorare. Se
però il Governo continua a non finanziare la sanità pubblica pensando
di sostituirla con la sanità privata, non solo la Toscana ma tutte le
Regioni italiane non saranno in grado garantire un servizio sanitario
pubblico efficiente. E noi non possiamo permetterlo”.
“Va ristabilita la verità: dove non sono al governo nelle regioni la
destra racconta, anche a Pisa, che la sanità non funziona per
incapacità dei nostri governatori e per difetti nella governance. La
verità è un’altra cioè che la destra al governo sta de-finanziando la
sanità pubblica ed è l’unica responsabile delle inefficienze –
conclude Zambito – Basta vedere il Def 2023 che stima la spesa
sanitaria allo 0,6%. Il rapporto spesa sanitaria/Pil si riduce dal
6,7% del 2023 al 6,3% nel 2024 al 6,2% nel 2025-2026. Rispetto al
2023, in termini assoluti la spesa sanitaria nel 2024 scende a euro
132.737 milioni (-2,4%), per poi risalire nel 2025 a euro 135.034
milioni (+1,7%) e a euro 138.399 (+2,5%) nel 2026”.


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