Il giudice di Catania ha smontato un pezzo del decreto del governo sui centri per i richiedenti asilo ma per Sandra Zampa, senatrice del Pd ‘madre’ della legge sui minori non accompagnati, un altro punto sensibile su cui è intervenuto di recente l’esecutivo è la previsione della detenzione, sia pure in casi eccezionali, anche per i minori dai 16 anni in poi. “Le evidenze ci dicono che lo stanno già facendo – spiega la senatrice Zampa – e che i minori siano già in situazione di promiscuità: di fatto la modifica serve semplicemente a legittimare l’esistente, quindi ad ampliare enormemente il numero e la possibilità di mettere in promiscuità un minorenne con gli adulti. Ma il punto non è solo quello della delicatezza della promiscuità, che la capisce chiunque: il punto è che se tu questi ragazzini non li instradi immediatamente in un percorso di integrazione che dia loro una risposta e una speranza, vuol dire che non hai capito niente del fenomeno della migrazione. Ed è molto grave”. Zampa spiega che “sono ragazzi che vengono per lavorare, per portare un minimo di aiuto alle proprie famiglie, quindi per mandare soldi a casa, oltre che di costruire per sé qualcosa di meglio. È evidente che se tu li sbatti nei centri, dove passano i mesi, nessuno dà loro un minimo segnale”. Con il rischio che poi alla loro messa in libertà “ricominci esattamente tutto com’era prima della legge: che scompaiano, che vengano arruolati nella criminalità, nello spaccio di droga, nella prostituzione minorile, nello sfruttamento sessuale, nello sfruttamento del lavoro minorile”.
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