“Un documento importantissimo, sia per il metodo che lo ha prodotto, partito veramente dal basso tant’è che ha come sottotitolo ‘la società civile che chiede di non restare in silenzio’, sottoscritto da 120 associazioni. Ed è un documento che non solo fa un’analisi molto oggettiva di quello che è accaduto negli anni e ha messo davvero in ginocchio il Servizio sanitario nazionale, ma suggerisce anche strade e rimedi perché parte dall’assunto che la crisi della sanità pubblica non sia irreversibile”. Così Sandra Zampa, senatrice Pd, che nella Sala Isma di Santa Maria in Aquiro ha promosso la presentazione del documento “Non possiamo restare in silenzio. La società civile per la sanità pubblica”, frutto del lavoro e dell’impegno condiviso di associazioni come Associazione Salute Diritto Fondamentale, Associazione Giovanni Bissoni, LABOSS – Laboratorio Salute e Sanità, Associazione Alessandro Liberati, Prima la Comunità, Salute Internazionale, Cittadinanzattiva, Gruppo Abele, Forum Disuguaglianze e Diversità, insieme a molte altre. “Penso – aggiunge Zampa – che i cittadini italiani debbano rendersi conto che senza la sanità pubblica la nostra vita cambierebbe radicalmente in peggio, che il peggio riguarderà la maggioranza degli italiani, in quanto la piccola parte che sta bene starà bene comunque, anche con il secondo pilastro del privato sempre più massicciamente presente, che continuerà ad offrire a chi potrà pagare prestazioni di alta qualità, mentre invece il prodotto scadente sarà destinato a chi ha meno risorse. Mi piacerebbe che i cittadini italiani leggessero e condividessero questo documento” conclude la parlamentare dem.


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