“Condizioni materiali di grande povertà, assenza di attività, approccio sproporzionatamente securitario, qualità variabile delle forniture sanitarie, e mancanza di trasparenza nella gestione da parte di soggetti privati delle strutture. Sono questi in sintesi i principali ma non unici rilievi che il
Comitato per la prevenzione della tortura del Consiglio d’Europa muove all’Italia nell’annuale rapporto licenziato all’indomani di una visita ad hoc ai CPR. Un rapporto che riguarda non solo il nostro Paese, ma che porta il Comitato a concludere che quanto osservato e analizzato è sufficiente per mettere in discussione l’applicazione di quel modello in un contesto extra territoriale come quello in Albania”. Lo dice la senatrice la senatrice del Pd Sandra Zampa.
“Sono parole gravi – continua Zampa – che si accompagnano ad alcune immagini che fotografano il tragico degrado delle strutture in cui i migranti vengono di fatto detenuti. Immagini che conosciamo. Immagini che fanno male alle coscienze di chi pensa che mai la dignità delle persone debba essere messa in discussione. Sono parole e immagini che disonorano l’Italia. Mi auguro dunque che rappresentino per il governo una ragione per ripensare radicalmente il sistema di trattenimento e trattamento dei migranti che in ogni situazione vanno tutelati nei loro diritti umani fondamentali”.