“Dopo l’intervento della ministra Locatelli, che ha risposto a una nostra interrogazione nel corso del question time in Senato, siamo ancora più preoccupati per l’attuazione della riforma della legge sulla disabilità, che il governo Meloni ha rinviato al 2027. Si tratta di una riforma che doveva rappresentare un passaggio fondamentale per le persone con disabilità, che hanno diritto a una vita piena, autodeterminata e costruita su progetti di assistenza e di vita personalizzati. Una riforma che non può vivere di parole”. Lo dice la senatrice Sandra Zampa, capogruppo del Pd nella Commissione Affari sociali, sanità, lavoro.
“La ministra – prosegue Zampa – non ha fatto altro che ribadire che il governo vuole attuare la riforma, ma non ha chiarito quali risorse intende stanziare, quali iniziative intende mettere in campo per correggere le criticità, quali garanzie concrete intende offrire perché la riforma diventi realtà. Una grande delusione. Serve un impegno serio e serve subito. Dati alla mano, c’è stato un crollo delle domande di accertamento, da 26 mila a poco più di 12 mila. L’Inps è un ente molto lontano dalle persone e dai servizi, questo è il primo dei nodi da sciogliere. Il crollo delle domande dimostra che c’è più di qualcosa che non va. La legge di bilancio 2025 ha dato un’ulteriore spallata alle famiglie fragili con persone con disabilità, visto che per esempio sono stati ridotti gli sgravi fiscali per i fratelli disabili conviventi. Incongruenze che il governo dovrebbe sanare rapidamente”.