“Al di là delle dichiarazioni della Premier in occasione del secondo compleanno del suo governo, la manovra appena arrivata in Parlamento taglia i fondi alla sanità. Calcolare la spesa sanitaria in termini percentuali sul Pil invece che in assoluto non è un vezzo, ma un modo di tenere conto di tanti fattori come l’inflazione, i costi dell’energia e delle materie prime. La terza manovra del governo Meloni è dunque una grande delusione per il settore sanitario e per i cittadini: stanzia 1,3 mld per quest’anno e 1 miliardo per il prossimo, facendo attestare attorno al 6,% del Pil la spesa sanitaria, un minimo storico e sotto il livello di sussistenza. Vengono depennate le 30 mila nuove assunzioni tra medici e infermieri di cui si parlava, mentre l’aumento dell’indennità specifica per medici, dirigenti sanitari e infermieri nel 2025 e 2026 è davvero poca cosa rispetto alle promesse. Con queste cifre e nel contesto di una situazione già difficile, il sistema della sanità pubblica rischia il collasso. Lo hanno capito benissimo i medici, che hanno indetto uno sciopero nazionale, gli operatori sanitari e i cittadini. E’ una questione di priorità, per un governo che pensa di spendere in centri per migranti in Albania. Noi continueremo a batterci in Parlamento perché queste cifre cambino”. Lo dice la senatrice Sandra Zampa, capogruppo del Pd nella Commissione affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato e previdenza sociale.


Ne Parlano