Dopo il ‘passo di lato’ di Federica
Mazzoni, che si chiama fuori dalla guida del Pd di Bologna, “la
ringrazio molto per quello che ha fatto e confermo la mia stima e
il mio apprezzamento anche per la sua sensibilità nelle relazioni
personali: ha gestito con cura il Pd di Bologna e io
personalmente ho sempre trovato in lei un interlocutore attento e
disponibile al confronto. Mi dispiace dunque il suo passo
indietro, anche se ne comprendo le ragioni che lo rendono anche
più generoso”. Sandra Zampa, senatrice dem, interviene così dopo
l’annuncio di Mazzoni sul cui nome per la ricoferma a segretaria
del Pd non si era trovato e non si stava trovando una larga
convergenza unitaria.
“Naturalmente comprendo che la ricerca dell’unità sia un
grande valore, ma io personalmente ho sempre molto creduto,
invece, in una competizione trasparente e democratica che faccia
venire voglia, a chi guarda al Pd, di voler concorrere alla vita
del partito e alla sua azione nella società, dunque di esserci e
potersi esprimere”, osserva Zampa sul punto della invocata unità.
“Aggiungo che credo che non avrebbe fatto male e non farebbe male
alla salute del partito un confronto intelleggibile che spieghi
alle persone anche le ragioni cui si va in una direzione invece
che in un’altra. L’unità, obiettivo importante, non la si può
fare solo chiedendo alle persone dei passi indietro”, conclude.