“Sono grata al cardinal Zuppi per averci ricordato oggi, proprio mentre il parlamento si appresta ad affrontare in aula la conversione del decreto legge sui flussi migratori, il valore e il senso della parola “accoglienza” da mettere in stretta relazione con un’altra parola, che è “futuro”. Si costruisce solo in questa ottica un piano di politiche per l’immigrazione finalizzato all’integrazione di chi, spinto dal bisogno, cerca fuori dal paese di origine un nuovo futuro. L’Italia ha necessità di fronteggiare una drammatica crisi demografica che in breve tempo avrà ricadute negative sul mercato del lavoro: non sono poche le regioni che già oggi stentano a trovare i profili professionali o la manodopera necessarie al sistema economico-produttivo. Ma il richiamo del cardinale riguarda il nostro presente, e coglie pienamente le preoccupazioni di quanti, oggi all’opposizione in parlamento, chiedono che si eviti di far “vivere umiliazione, tempi lunghi di attesa, viaggi infiniti, anticamere senza senso, marginalizzazione” a chi raggiunge, per lo più dopo avere già vissuto drammatici viaggi, il nostro Paese. L’esecutivo Meloni lavori di più e meglio perché il tema della migrazione e di politiche migratorie e dell’integrazione trovino in Europa una soluzione condivisa tra tutti i paesi membri. Chi oggi è maggioranza di governo faccia comprendere ai partner europei, a cominciare dagli omologhi di destra, che non si può rinviare all’infinito il tema e non faccia pagare ulteriori prezzi a chi già ha pagato e paga tanto avendo l’unica colpa di inseguire una speranza di vita”. Così la senatrice del Pd Sandra Zampa.


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