“Mi associo alle preoccupate parole di padre Giovanni Mengoli sulla gravità della situazione della sezione giovani del carcere della Dozza a Bologna. Padre Mengoli, il cui impegno a favore dei minori più fragili o costretti a condizioni di estrema precarietà e solitudine, è riconosciuto da tutti, ha parlato di una “polveriera” e credo che chi ha avuto modo di visitare la nuova e sciagurata sezione “giovani”, condivida totalmente le sue parole. In quali condizioni usciranno quei giovani da questa polveriera ? Impediti dal poter svolgere attività di formazione e apprendimento, in un carcere già affollato dove per far posto a loro sono state interrotti o sospesi anche i corsi universitari per adulti? Con quali sentimenti rientreranno nella società una volta scontata la pena? Ce lo dovremmo chiedere tutti e soprattutto dovrebbe chiederselo il governo che si è assunto la responsabilità di questa decisione. Con il decreto Caivano – che ha ampliato la possibilità di applicazione della custodia cautelare in carcere – la situazione di questi giovani è precipitata. Finiscono in carcere senza avere in quel contesto ciò che serve non solo a loro ma alla società in cui rientreranno: una occasione di riabilitazione, una nuova possibilità. Mi auguro che il governo ascolti padre Mengoli che sollecita interventi preventivi “per favorire il reinserimento dei ragazzi una volta usciti”. C’è un grande lavoro di rieducazione che va avviato subito e sostenuto con le necessarie risorse”. Così in una nota la senatrice Sandra Zampa capogruppo Pd in Commissione Affari sociali.


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