“Proprio in questi giorni si commemora il colpo di Stato che in Myanmar ha riportato al potere una giunta militare e una feroce dittatura, contro cui il popolo birmano si sta battendo. Due anni che non hanno cancellato la tenace e coraggiosa resistenza di un popolo, né quella di Aung San Suu Kyi, leader di LND, condannata dopo un processo farsa a 33 anni di reclusione, né quella delle parlamentari e dei parlamentari eletti democraticamente l’8 novembre 2020”. Lo ha detto in Aula la senatrice Sandra Zampa, capogruppo del Pd nella Commissione Affari sociali, lavoro e sanità. “Come parlamentari del Pd  – ha proseguito Zampa – abbiamo avuto l’onore di un incontro in video-collegamento con donne parlamentari alla macchia, che ci hanno espresso la drammaticità della situazione di un popolo che sente il bisogno e la speranza della vicinanza della comunità internazionale. Da quest’Aula voglio rivolgere un messaggio: noi siamo con voi, al fianco di ogni donna e di uomo che combatte per la democrazia. La vostra battaglia è la nostra battaglia, il vostro sogno è il nostro sogno. L’oblio che sembra sceso sul dramma di un paese e di un popolo è interrotto solo da segnali che provengono da più parti. Cina, Russia e India non si sono opposte alla richiesta del Consiglio di Sicurezza dell’Onu per il ritorno della democrazia in Birmania. L’Italia e l’Ue continuano a sostenere il nuovo avvio del processo di democratizzazione del Paese. Concludo con le parole di Aung San Suu Kyi: che ciascuno di noi sia un rifugio sicuro per la democrazia”.


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