“Dopo la lunga sofferenza da Covid che ha messo sotto stress il SSN, la prima finanziaria del Governo Meloni tradisce la sanità cui non assegna le risorse necessarie a funzionare. Così facendo colpisce i cittadini e ferisce il Paese perché amplifica le disuguaglianze e mette a rischio i bilanci familiari e quelli pubblici. Dei 2 miliardi messi a bilancio, 1,4 sono vincolati a fronteggiare il caro energia che penalizza i bilanci delle regioni, e paradossalmente pesa di più proprio sui servizi sanitari regionali che hanno investito nel servizio pubblico. Come una vera presa in giro suonano le promesse circa l’aumento delle retribuzioni ai medici che operano nell’emergenza-urgenza: 200 milioni che però dovranno attendere il 2024 per essere impiegati. Tra caro energia, costi Covid ancora non coperti, e inflazione, il servizio sanitario con le risorse messe in finanziaria non riuscirà a recuperare liste d’attesa, assumere i sanitari indispensabili se si vuole rispondere ai bisogni di salute dei cittadini, a far funzionare le case di comunità e a rispondere alle richieste di medici e infermieri. Avevamo promesso agli italiani che “mai più” ci saremmo fatti trovare impreparati di fronte al rischio che la vita e la salute degli italiani venissero messe in discussione ma tutto ci conferma che il governo Meloni questo impegno lo ha già dimenticato”. Così la senatrice del Pd Sandra Zampa.


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