“Il mio primo rammarico riguardo a questo provvedimento, come di frequente ormai accade rispetto a tutto ciò che arriva in quest’Aula, è che non c’è stato il tempo per una vera discussione.
Ormai siamo abituati alle urgenze, a votare la fiducia, a non avere più il tempo di esercitare uno dei nostri fondamentali doveri: la discussione parlamentare.
Ancora una volta, infatti, ci troviamo a dover discutere un decreto che sulla carta dovrebbe occuparsi della pubblica amministrazione. Ma non è così.
Scorgendo anche solo il sommario di questo provvedimento possiamo vedere che c’è un po’ di tutto: Università, Ministero della Salute, Vigilanza, Materie Prime, Ministero della Cultura, Malattie Infettive degli Animali, Abbattimento di Animali, Medicina Preventiva, Olimpiadi, Cortina d’Ampezzo, Festività e Solennità Religiose… potrei continuare, però mi pare sia superfluo.
Ricordo che nella pubblica amministrazione ci sono più di 3 milioni di lavoratrici e di lavoratori a cui è affidata, quotidianamente, l’erogazione di servizi per la qualità
della vita di cittadini e delle imprese.
È innegabile che dalla pubblica amministrazione non passa solo l’erogazione dei servizi, ma deve passare anche la realizzazione di quello straordinario piano di investimenti che si chiama PNRR.
Abbiamo bisogno di misure concrete per trasformare il settore pubblico in un vero e proprio motore dello sviluppo, con forti investimenti, con una reale valorizzazione delle risorse umane e sulla digitalizzazione.
Come farlo? Non di certo con decreti che trattano di un po’ di tutto, che non sono mirati, che non si occupano delle riforme giuste e utili per il nostro Paese.
Abbiamo bisogno di provvedimenti ad hoc, precisi, snelli, mirati; quei provvedimenti, mi duole dirlo ancora, che raramente abbiamo visto in quest’Aula”. Così la senatrice del Pd Sandra Zampa.


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