“La notizia della stroncatura da parte delle Regioni del Piano pandemico, predisposto con molto ritardo dal ministero della salute di questo governo, conferma le nostre peggiori previsioni sulla sua scarsa efficacia e sul tasso di pregiudizio politico che lo ha ispirato. È sufficiente una lettura della nota con cui la Commissione salute della Conferenza Stato Regioni ha fatto pervenire al ministero competente le osservazioni critiche per farsi un’idea della inefficacia del Piano. Le Regioni chiedono che il Piano venga riformulato in modo più sintetico e chiaro eliminando ripetizioni e ridondanze. Sollecitano l’indicazione di scenari di ‘possibile impatto’, tali da poter prevedere tasso di ricovero ospedaliero, di riempimento delle terapie intensive, ed anche la definizione di attività sanitarie differibili e delle dotazioni organiche dei dipartimenti di prevenzione”. Lo dice la senatrice Sandra Zampa, capogruppo del Pd nella Commissione Affari sociali, sanità e lavoro. “Richieste – prosegue Zampa – che testimoniano la competenza di chi ha vissuto e gestito la pandemia Covid e oggi respinge un approccio basato più sull’ideologia che sulla realtà e sui bisogni. Ancora più grave suona il passaggio in cui si stigmatizza la mancata indicazione di una chiara e definita catena di comando senza la quale nessuna pandemia può essere affrontata. Chi si è trovato in prima fila a gestire la pandemia di Covid 19 oggi non può che restare allibito difronte a questo e infinitamente preoccupato”.


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