“In questi giorni mi sono occupata dell’ultimo passaggio di una legge importantissima, che è il disegno di legge delega del governo sul tema della anzianità, quindi degli anziani, dell’invecchiamento attivo e dei non autosufficienti. Un tema che interessa veramente milioni di famiglie, e che attende da veramente molti anni, da decenni, di essere affrontato in modo organico”. La senatrice del Partito Democratico, Sandra Zampa, ha parlato con 9Colonne ricostruendo l’iter del ddl Anziani, che ha incassato l’approvazione del Senato e che entro la fine del mese sarà in Gazzetta. “Il primo fondo per la non autosufficienza venne istituito dal governo Prodi nel 2008, con ministra Livia Turco. E’ un tema che le donne di sinistra hanno studiato e per il quale si sono battute. Ogni passo avanti che è stato fatto, va riconosciuto. Non solo da parte della forza politica che rappresento ma anche da parte di quelle forze che hanno dato origine al Partito Democratico e alla straordinaria sensibilità delle donne, con il loro impegno reso così vivo e acceso dal fatto le donne sanno bene cosa sia la famiglia e il peso familiare che grava sulle loro spalle”. Nel suo excursus, Zampa ammette l’importanza della legge e la sua potenzialità ma sottolineando come il PD abbia chiesto molti chiarimenti e rassicurazioni su diversi punti. “Questa legge è una legge importantissima, che ha un iter lungo. In realtà la prima Commissione – che è stata chiamata però a una riflessione culturale sul tema degli anziana – era stata istituita dal ministro Speranza dopo che il Covid aveva mostrato e messo sotto i nostri occhi la tragedia di molte, troppe vite solitarie di nostri anziani. A seguire, il governo Draghi ha dato a Orlando l’incarico di elaborare una proposta di legge, cosa che è stata fatta da una Commissione guidata anch’essa da Livia Turco. L’ultimo passaggio è stato in una sorta di seconda Commissione presso il governo Draghi, la Presidenza del Consiglio, e finalmente abbiamo visto vedere alla luce venire alla luce la legge”. E quindi la senatrice del PD spiega il voto del suo partito: “Noi ci siamo astenuti su questa legge, riconoscendo molta parte della sua potenzialità ma chiedendo al Governo molti chiarimenti e molte rassicurazioni su vari punti. Il più importante di questi riguarda le risorse”. “Non si va a nozze con i fischi secchi – conclude Zampa – Ma soprattutto parlare di non autosufficienza e di invecchiamento attivo senza davvero investire risorse non può funzionare”.


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