“La decisione di Anna Maria Serafini di lasciare l’incarico di coordinatrice del Piano di Azione Nazionale della Child Guarantee, inchioda il governo Meloni alle proprie responsabilità in materia di politiche per l’infanzia, un tema totalmente scomparso dall’orizzonte politico di questa maggioranza. A quanto risulta Serafini ha più volte e per mesi sollecitato i dicasteri competenti ad assumere decisioni che non pregiudicassero la possibilità di accedere ai finanziamenti che l’Europa ha messo in campo per contrastare e combattere la povertà educativa minorile e per sostenere le famiglie con minori in condizioni di difficoltà economica e finanziaria. Preso atto delle mancate risposte, Serafini ha lasciato l’incarico lanciando così un allarme grave circa i rischi che la Child Guarantee svanisca nel nulla con le relative risorse”. Lo dice la senatrice Sandra Zampa, capogruppo del Pd nella Commissione Affari sociali, sanità, lavoro, che aggiunge: “sul tema presenterò nelle prossime ore una interrogazione”. “Forse il governo e la presidente Meloni – prosegue Zampa – ignorano che i dati sulla povertà minorile nel nostro paese sono preoccupanti? A loro beneficio li richiamo: il rischio di povertà e di esclusione colpisce in Europa il 22% dei minorenni, mentre in Italia siamo al 27,7% dei ragazzi fino a 16 anni, più di uno su quattro. Il Piano aveva previsto per l’Italia un largo ventaglio di misure tra cui scuole dell’infanzia e mense scolastiche gratuite, il tempo pieno in tutto il Paese, 60 milioni di euro per nuovi Cag per gli adolescenti, un nuovo Tavolo sulla salute mentale degli adolescenti, il rafforzamento dei servizi di Psicologia dell’età evolutiva e di Neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza, con la previsione del reclutamento di personale destinato ai servizi”.
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