“L’amnistia parziale che riguarda Aung San Suu Kyi, il presidente U Win Myint, e alcune migliaia di detenuti, solo una parte dei quali in carcere per ragioni politiche, rappresenta un segnale importante per le istituzioni internazionali e per quanti si battono per la liberazione della leader della NLD e per il ritorno alla democrazia e alla libertà del popolo del Myanmar. Ma si tratta di un segnale che esige altre battaglie, e il proseguimento di un impegno in tutte le sedi perché democrazia e libertà tornino in Myanmar ”. È quanto dichiara Sandra Zampa, senatrice del Partito Democratico e Presidente dell’Intergruppo Parlamentare d’amicizia Italia Birmania.
“La prime notizie di questa mattina ci avevano fatto sperare che la giunta militare avesse davvero imboccato una nuova strada e invece, alla luce delle informazioni delle ultime ore, apprendiamo che si tratta solo di un primo passo. Ciò indica anche la difficoltà per il sistema dell’informazione di avere notizie pienamente attendibili come d’altra parte avviene sempre nei regimi dittatoriali. A maggior ragione, dobbiamo impegnarci a portare avanti una battaglia decisa per il ritorno alla democrazia di un Paese da troppo tempo vessato e ostaggio di un regime militare crudele che deve essere sconfitto”