Emilia Romagna locomotiva del Paese. Mettetela in condizione si ripartire
“In questa aula stiamo parliamo di fatti e accadimenti di 85 giorni fa ma a tutt’oggi il decreto contiene solo un terzo delle risorse necessarie per far fronte a quanto è avvenuto. Per questo non possiamo dirci soddisfatti. Era stato chiesto di tenere insieme emergenza e ricostruzione, perché questo era importante e ce lo aveva dimostrato il terremoto. Quando si parla dell’Emilia-Romagna bisogna conoscerla, conoscere la capacità straordinaria della gente e delle amministrazioni come testimoniato sempre e anche a partire da quel terremoto che ha colpito la nostra terra. E anche adesso quando si parla dell’alluvione, dopo aver espresso la solidarietà e la vicinanza alle famiglie che hanno avuto vittime e a tutte le persone colpite, bisogna ringraziare quanti hanno lavorato , sindache e sindaci, funzionari, associazioni, volontari. Io conosco la mia terra, so quanto siamo capaci di rispondere alla difficoltà con determinazione e coraggio, noi non facciamo polemiche ma mettiamo mano all’aratro e lavoriamo”. Così la senatrice del Pd Sandra Zampa nel suo intervento in aula sul decreto Emilia-Romagna. “Noi il fango lo abbiamo spalato e spaleremo anche il fango buttato dalle parole. Mancano le risorse per le imprese, non sono state prorogati i pagamenti delle bollette. Non è arrivato nulla di quello che serve per ripristinare quanto è andato perso, non c’è sostegno all’attività che i comuni dovranno fare a supporto di famiglie, imprese e ricostruzione, non è stato attivato il credito d’imposta che così bene aveva funzionato nella ricostruzione post terremoto, le imprese a oggi non sanno ancora come periziare i propri danni. Mettete l’Emilia-Romagna nelle condizioni di poter ripartire come merita perché è la locomotiva del paese, mettete il Generale Figliuolo, al quale finalmente volete bene, a fare il proprio lavoro”, conclude la parlamentare democratica.


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