Senatrice Sandra Zampa, che dice delle primarie del Pd per la corsa alla segreteria? Ha deciso per chi votare?

«Voglio prendermi ancora qualche giorno per riflettere, le mozioni congressuali ancora non ci sono. Anche se…».

Anche se?

«Per quel che ascolto e conosco fino ad ora mi piace come si sta muovendo Bonaccini. Adesso però quello che è importante è costruire un nuovo Pd. E non a caso dico nuovo».

Cosa intende?

«Il Pd come lo abbiamo conosciuto non esiste più. Dobbiamo rimboccarci le maniche. Non abbiamo più un giornale nostro. Nemmeno una radio. I volontari hanno preso il posto dei funzionari di partito. Poi neanche per noi ci sono più i fondi pubblici. Come fare per comunicare con i cittadini?».

Come fare?

«Bisognerebbe cominciare dai social: potenziarli, investire lì. Poi c`è il metodo del passaparola che però credo possa funzionare soltanto in una regione come l`Emilia Romagna ha che, non a caso, esprime tre candidati su quattro come primarie. Qui da noi c`è un contatto diretto con il territorio».

A proposito di candidati alle primarie: ci sono due donne…

«Sì ed è un bel segnale di un partito dinamico. Però io non sceglierò una donna perché donna, è discriminante. Le primarie sono uno strumento importante, io avevo fatto una proposta di legge su questo».

Che diceva la proposta di legge?

«Prevedeva le primarie anche per la scelta dei candidati».

Cosa dice del fatto che il M5S ha superato il Pd nei sondaggi?

«Non mi fa paura, questo. A me è dispiaciuta tanto la decisione che ha preso Enrico».

Enrico Letta ha fatto un passo indietro visti i risultati elettorali.

«E allora avremmo dovuto dimetterci tutti noi della segreteria: avevamo condiviso tutti le sue scelte».


Ne Parlano