“Per quanto riguarda la salute mentale, in
Italia c’è molto da migliorare, ci sono moltissime cose da fare.
L’epidemia da Covid ha fatto esplodere il tema, che esisteva già
prima, sicuramente ha moltiplicato problemi di salute mentale,
dall’ansia alla depressione fino ai disturbi alimentari molto
frequenti tra i nostri giovani. E sempre più le famiglie hanno
difficoltà a trovare risposte per la presa in carico nel
territorio di riferimento”. Lo ha affermato all’agenzia Dire la
responsabile Salute della segreteria nazionale del Partito
Democratico, Sandra Zampa, a margine del convegno ‘Gestione
territoriale delle malattie mentali’, promosso da Fondazione
Onda- Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere
e dalla Società italiana di neuropsicofarmacologia (Sinpf).
“Sempre più occorre- ha proseguito- un Piano straordinario,
con un investimento importante, soprattutto sulle equipe
professionali che devono andare dallo psicologo alla psicoterapia
fino all’assistente sociale e all’educatore, perché la gravità
del problema farà la differenza. Le Case di comunità- ha poi
precisato Zampa- possono essere una grande occasione per
realizzare la presenza di unità operative specializzate e
qualificate, in grado di prendere in carico il tema e poi di
indirizzarlo e gestirlo nel modo migliore”.
“Molto interessante- secondo la senatrice Dem- la proposta
anche di creare un’autorità indipendente per la salute mentale,
molti Paesi europei la hanno, in forme diverse. Può essere anche
un coordinamento a livello centrale che ha magari a sede alla
presidenza del Consiglio”.
“Credo- ha poi spiegato- che occorra un’attenzione molto più
grande da parte del ministero della Salute. Capisco che le
priorità siano moltissime, ma questo è un problema gigantesco che
interessa moltissime famiglie, moltissimi giovani e moltissime
persone anziane sole. Occorre farsi coraggio e affrontarlo con
rapidità. Sono stati presi degli impegni anche in passato- ha
ricordato Zampa- basta ritirarli fuori, ad esempio il 5% del
Fondo sanitario nazionale, un impegno sottoscritto da tutte le
regioni italiane. Ci sono poi disuguaglianze nel Paese davvero
inaccettabili”.
La salute mentale, ha concluso, “sembra essere un tema
sottovalutato dall’attuale governo. Il piano di lavoro che il
ministro Schillaci ha presentato all’avvio della legislatura non
conteneva neanche un passaggio sulla salute mentale. Poi a
gennaio ha risposto a un’interrogazione alla Camera, prendendo un
impegno ad affrontare il tema. Al momento, però, non ho ancora
visto alcuna decisione in termini di azione politica”.


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