Il Governo non può continuare a limitarsi a dare risposte evasive e burocratiche ignorando il ruolo e il valore della figura del tutore volontario dei minori non accompagnati. Questo profilo potrebbe avere ruolo importante sotto due punti di vista. Il primo riguarda le vite di questi minori, abbandonati a se stessi , privi di una guida e quindi esposti a numerosi pericoli. In merito il Governo dovrebbe leggere il Rapporto Schengen, votato ieri all’unanimità, sull’importanza di questa figura. Il tutore può determinare una svolta nella vita di ragazzi. Si tratta di un cittadino che fa un gesto generoso ma non solo, e qui arriviamo al secondo aspetto che il Governo non dovrebbe ignorare, perché la sua azione può essere estremamente importante per l’inserimento di questi ragazzi nella nostra società. Le nostre carceri si riempiono di minori stranieri perché abbandonati. Il tutore serve proprio ad evitare questa drammatica dinamica. Riscontriamo invece una assenza di azione e di interesse. I ritardi nelle nomine di queste figure è inaccettabile: ci sono i nomi e la disponibilità, ma non vengono chiamati. Servono passi avanti, ad esempio Garante e ministeri competenti potrebbero inviare raccomandazioni e non solo. A Bologna in 8 mesi su 149 richieste ne sono state riscontrate 10. Nel Lazio, a mesi dalla fine del corso, i 50 tutor pronti ad operare non sono ancora stati inseriti nell’elenco. Chiediamo quindi al Governo di agire, fare una raccomandazione e lavorare insieme alla Garante per l’infanzia insieme all’associazione magistrati minorili per sbloccare la situazione”. Così la senatrice Sandra Zampa, capogruppo Pd in Commissione Affari sociali, intervenendo nell’aula di palazzo Madama in sede di replica ad una sua interrogazione sulla figura del tutore volontario dei minori non accompagnati.


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