“Celebrare il centenario della nascita di Basaglia significa ricordare il coraggio e la visione insiti nel suo incredibile lavoro che si tradussero nella liberazione delle persone con disagio psichico rendendo loro la dignità. Basaglia ha rivoluzionato la cura della malattia mentale e del modo di curarla e dovunque ha esercitato ha lasciato il segno di ciò che le istituzioni possono fare per difendere i malati e la loro dignità in quanto persone. La sua battaglia culminata con la chiusura dei manicomi muoveva dal riconoscimento della natura classista di questi luoghi, rendendo a quanti vi erano rinchiusi un posto nella società. Basaglia intendeva realizzare una società diversa, moderna, inclusiva e più giusta. Il suo lavoro non è finito con la legge 180. Ancora oggi in troppi ospedali e in troppe strutture si usano sistemi di contenzione, bisogna quindi riprendere il suo insegnamento affinché non sia lasciato cadere nel vuoto e la sua legge vanificata. Per questo, nel ricordare anche il grande lavoro svolto anche da sua moglie, ritengo che sarebbe importante riuscire a valorizzare l’importantissimo archivio conservato a Venezia. Penso che per la politica non vi sia cosa più onorevole che poter lavorare per costruire una società dell’inclusione”. Così la senatrice Sandra Zampa, capogruppo Pd in commissione Affari sociali, intervenendo nell’aula di Palazzo Madama in occasione delle celebrazioni del centenario della nascita di Franco Basaglia.


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