“Di questi tempi il segretario della Lega, Matteo Salvini, pur di avere un po’ più di notorietà non esita a lanciare provocazioni spesso del tutto fuori luogo. L’ultima arriva da Torino dove il leader del Carroccio ha affermato che i consiglieri leghisti della Circoscrizione 6 hanno fatto bene a opporsi allo stanziamento di fondi per una decina panchine rosse, simbolo in città, grazie a una campagna di sensibilizzazione, della lotta alla violenza contro le donne. In particolare, Salvini ha affermato: ‘Hanno fatto bene, su quelle panchine si sarebbero seduti i papponi’”. Lo dichiara la senatrice del Pd Magda Zanoni, segretario della commissione Bilancio.
“Speravo che su alcune battaglie quali femminicidio e violenza sulle donne – prosegue Zanoni – potesse esistere un fronte comune tra i diversi partiti politici, evidentemente mi sbagliavo, soprattutto in tempi di campagna elettorale. Sono convinta che per la violenza sulle donne si debba investire e fare di più e soprattutto che non basti dipingere le panchine di un colore per risolvere il problema. Rassicuro Salvini, che nessuno nel Pd ha mai creduto questo. Questo progetto, ideato da quattro donne tra cui Daniela Todarello e Nadia Conticelli del Pd, riveste un importante valore simbolico, sviluppando segni chiari, intelligibili e diffusi sul territorio cittadino. Una campagna di sensibilizzazione discreta, ma allo stesso tempo, presente e costante, senza contare il coinvolgimento di scuole e di Libera. A Salvini, quindi – nota ancora la senatrice dem – direi di lasciare a noi donne il giudizio sull’utilità di questa campagna e soprattutto che la smetta di speculare sulle vicende solo per ottenere un’intervista in più o una comparsata in televisione. Inoltre reputo ancora più inspiegabile il voto contrario dei consiglieri della Lega per uno sportello di aiuto psicologico; capisco che si possa essere contrari a una campagna simbolica esprimendosi però in modi adeguati e non sopra le righe, come avvenuto. Ma comprendo molto meno – conclude Zanoni – l’esprimere contrarietà verso progetti concreti, che possono realmente aiutare una donna in difficoltà”.