‘Il video della distruzione del Museo di Mosul, messo online dall’Isis lo scorso 26 febbraio, è uno dei molti affronti alla cultura dell’Occidente ostentati dal Califfato. In quell’occasione sono stati distrutti numerosi reperti neoassiri e partici, nonché statue provenienti dal sito di Hatra’. Lo afferma la senatrice del Pd Magda Zanoni che ha presentato un’interrogazione urgente al ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, sottoscritta anche dai colleghi Finocchiaro, Fornaro, Marcucci, Tonini e Verducci.
‘L’Italia è stata sempre attenta al patrimonio culturale e archeologico dello Stato iracheno e del Museo di Baghdad, gli enti e gli operatori italiani (ad esempio, Centro Nazionale del Restauro) lavorano a stretto contatto con il personale locale. Non possiamo rimanere indifferenti a un tale affronto. Per questo chiedo al ministro Gentiloni di valutare la possibilità di intensificare gli aiuti allo Stato iracheno anche per la difesa di questo patrimonio dell’umanità. Sarebbe opportuno – spiega Zanoni – che il Governo creasse una rete di coordinamento tra il Ministero e i principali studiosi ed esperti delle Università italiane e dei principali enti di ricerca anche per lavorare in sinergia con enti quali l’Unesco e la sua direttrice Bokova, che in questi giorni ha condannato con fermezza la distruzione del Museo di Mosul. Sviluppare progetti con il Ministero delle Antichità Irachene e il Museo di Baghdad, sarebbe utile per creare una documentazione moderna e digitalizzata – conclude la senatrice del Pd – valutando la possibilità di riallestire alcune sale, in un’ottica di investimento per la salvaguardia del Patrimonio mondiale e di mostrare l’eccellenza nell’ambito del restauro e della pianificazione museale tipica del nostro Paese’.
‘L’Italia è stata sempre attenta al patrimonio culturale e archeologico dello Stato iracheno e del Museo di Baghdad, gli enti e gli operatori italiani (ad esempio, Centro Nazionale del Restauro) lavorano a stretto contatto con il personale locale. Non possiamo rimanere indifferenti a un tale affronto. Per questo chiedo al ministro Gentiloni di valutare la possibilità di intensificare gli aiuti allo Stato iracheno anche per la difesa di questo patrimonio dell’umanità. Sarebbe opportuno – spiega Zanoni – che il Governo creasse una rete di coordinamento tra il Ministero e i principali studiosi ed esperti delle Università italiane e dei principali enti di ricerca anche per lavorare in sinergia con enti quali l’Unesco e la sua direttrice Bokova, che in questi giorni ha condannato con fermezza la distruzione del Museo di Mosul. Sviluppare progetti con il Ministero delle Antichità Irachene e il Museo di Baghdad, sarebbe utile per creare una documentazione moderna e digitalizzata – conclude la senatrice del Pd – valutando la possibilità di riallestire alcune sale, in un’ottica di investimento per la salvaguardia del Patrimonio mondiale e di mostrare l’eccellenza nell’ambito del restauro e della pianificazione museale tipica del nostro Paese’.