Un giorno, di questo Novecento che ha visto l`uomo compiere imprese straordinarie – alcune memorabili, come la conquista dell`atomo, la ‘passeggiata lunare’, la scoperta del genoma, la vittoria sulla lebbra e la poliomelite, i trapianti più impensabili e arditi, la lotta all`Aids, all`Ebola, alla Sla – si dirà che fu tragico e grande. Andando così le cose, non conosceremo assurdità maggiore del non domandarsi dove oggi potrebbe portare un`epoca sempre più votata a una ingegneria politica solo pragmatica, orientata sull`economia e la finanza, e quali prezzi andrebbero pagati alle tremende disparità del mondo, indurite dalle perduranti separazioni razziali.
I migranti ne sono la più reale e feroce delle metafore, e il terrorismo religioso è già una guerra ‘di civiltà’. Assistiamo ancora irresoluti, perché ancora inconsapevoli, alla forte crescita della ‘complessità’, una nuova forma del pensare e del vivere. Ma guai se il «pensiero complesso» secondo il sociologo francese Edgar Morin «cancellasse l`ansia e lo stupore per la conoscenza e la coscienza che si ridestano continuamente dinanzi a noi». E qui, dall`intellettuale che aveva tratto tutti i suoi lumi dall`ideologia delle scienze positive ci è venuto l`inatteso finale: «Sono circondato dal mistero».
I migranti ne sono la più reale e feroce delle metafore, e il terrorismo religioso è già una guerra ‘di civiltà’. Assistiamo ancora irresoluti, perché ancora inconsapevoli, alla forte crescita della ‘complessità’, una nuova forma del pensare e del vivere. Ma guai se il «pensiero complesso» secondo il sociologo francese Edgar Morin «cancellasse l`ansia e lo stupore per la conoscenza e la coscienza che si ridestano continuamente dinanzi a noi». E qui, dall`intellettuale che aveva tratto tutti i suoi lumi dall`ideologia delle scienze positive ci è venuto l`inatteso finale: «Sono circondato dal mistero».