Penso a quando era solo l`Italia a difendere l`idea di dover accogliere quel tragico modo dei migranti di tentare una vita umana. A chi continua a voler trarre vantaggi politici dalla strategia dei cosiddetti «respingimenti», con il pretesto della natura criminosa di un esodo affrontato per vivere alle spalle del nostro continente – creando nei luoghi attraversati un pauroso clima di allarme e ostilità andrebbero ricordate le madri che sanno di poter perdere in mare i figli appena nati; oppure sperano di sottrarre i ragazzi alle violenze del terrorismo religioso e le bambine a un destino che ha già preteso milioni di vittime dell`infibulazione, della condanna allo stupro, alle malattie veneree, e poi infine all`abbandono; a dover assistere alla sorte dei giovani e persino degli anziani che scelgono di rischiare sui gommoni i «viaggi della morte», con i più deboli destinati all`asfissia sottocoperta, o nei tir, per ridurre il costo della loro speranze: loro, le vittime della «voglia criminosa» di raggiungere un pezzo di vita finalmente umana, rischiando di concluderla nei sacchi mortuari lungo le marce o sotto i reticolati distesi dai Paesi incattiviti per veder arrivare i guastatori della propria indisturbabile tranquillità.

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