Perchè Dio creò la vita umana del Figlio ricorrendo alla stupefacente maternità di Maria? Perché era necessario quel tramite umano? Perché il dogma pontificio dell`Assunta, pronunciato ex cathedra da Pio XII, rimette a Maria così tardi la consacrazione che le spettava? Perché a Maria era rimasto solo lo stigma di una folgorante obbedienza, e ricevuto il prezioso fardello venne messa da parte fino al nascondimento e al silenzio? Perché tanto tempo per essere la benedetta fra tutte le donne?
Anche l`Arcangelo annunciatore, chissà se turbato da quanto gli si chiedeva, dovette rivolgerle teneramente queste parole: «Rallegrati, Maria, perché sei diventata oggetto del compiacimento di Dio!». Fu allora che Maria venne immersa nella sua trepidazione perché «quando Dio parla genera un soffio del vento che increspa le onde dell`anima. . .».
Come prova estrema del suo ‘essere per l`uomo’, Dio affidava la nascita del Figlio al ventre inabitato di una donna rivelando la sua compromissione con l`umanità attraverso una creatura da nascondere al mondo appena nata, dovendo sottrarla alla furia di Erode, segnandola così con lo stigma del dolore. Maria, a sua volta, aveva consegnato a una ineffabile obbedienza il privilegio di dare la vita a un fanciullo con il destino di avere ricevuto quella grazia in nome dell`umanità.

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