Nell`accesa discussione sulle unioni civili omosessuali, alcuni postulano l`estraneità dei temi della gravidanza surrogata e della fecondazione eterologa per donne non coniugate. In realtà non è così.
Step-child adoption letteralmente significa “adozione del figliastro”. Tale istituto sarebbe condivisibile anche nel caso delle unioni civili fra persone omosessuali, se si trattasse effettivamente di adozione di un bambino figlio del partner e di un`altra persona, quando quest`ultima è scomparsa, come accade nel caso di secondo matrimonio di una persona vedova con figli(o).
Tuttavia, il combinato disposto fra il testo sulle unioni civili in discussione al Senato e la possibilità di usufruire all`estero della fecondazione eterologa (per una donna in unione lesbica), o della gravidanza surrogata (per un uomo in unione gay), determina qualcosa di diverso dall`adozione del figliastro. Per queste coppie l`unico modo per avere un figlio – da loro peraltro percepito come pienamente proprio e condiviso – è usufruire dell`intervento di un`altra persona (o di due persone) di sesso diverso dal proprio, compiendo all`estero atti non consentiti dalla legge italiana. Esattamente come accade per le coppie eterosessuali con la donna sterile, quando fanno ricorso alla gravidanza surrogata.
Quindi, nell`attuale testo-base sulle unioni civili omosessuali – essendo in alcuni Stati legalizzate la fecondazione eterologa per una donna non coniugata e la gravidanza surrogata – dí fatto la stepchild adoption si trasforma in qualcosa di paradossale, al punto di vista giuridico, una sorta di legalizzazione di pratiche proibite in Italia… purché fatte all`estero!
Per evitare questo iato legislativa ci sono due possibilità. O si legalizzano anche in Italia la fecondazione eterologa per le donne non coniugate e/o la gravidanza surrogata (ma questi temi non sono in agenda parlamentare), oppure nella nuova legge sulle unioni civili si modifica la step-child adoption. La proposta di alcuni senatori di sostituirla con l`affido rafforzato ha un duplice obiettivo: da un lato proteggere pienamente il bambino,
dall`altro evitare di legalizzare in modo surrettizio pratiche non consentite in Italia.
Se questa idea conquisterà la maggioranza, ai bambini che crescono all`interno di un`unione civile omosessuale saranno garantiti i diritti propri dei figli naturali e adottivi, senza però qualificare il partner come genitore.