di Claudio Martini

palazzo ue Il Pd ha votato la mozione di maggioranza credendo nel ruolo che il governo italiano ha poi svolto nel Consiglio europeo ottenendo importanti risorse per l’occupazione giovanile. E’ una posizione forte che il presidente Letta ha potuto sostenere grazie a un ampio voto del Parlamento sulle linee da lui illustrate. 

I motivi di un voto favorevole sono molti. Innanzitutto il Consiglio europeo ha messo al primo posto i temi dell’occupazione giovanile e l’attuazione del patto per la crescita e l’occupazione, non proposti in contrasto con il risanamento necessario, ma con un profilo forte, visibile, più credibile rispetto a precedenti più generiche affermazioni: questo dato è un successo del governo. Perché una svolta sui temi della crescita e dell’occupazione è premessa per altri traguardi’.

Sono state prese sul serio le raccomandazioni rivolte all’Italia dopo la chiusura della procedura di deficit eccessivo. E’ importante accettare la prova, pur se ardua e di lungo periodo. Il tema del risanamento è nostro e la nostra responsabile autonomia può esercitarsi sul come l’obiettivo si raggiunge: sul quanto di equità, qualità, coesione nazionale saremo capaci di introdurre nelle manovre di aggiustamento del budget.

Terzo punto chiave è la sollecitazione per una più forte unione politica sul terreno economico, fiscale e bancario e su quello della complessiva solidarietà istituzionale e politica. Senza ridurre il pesante deficit di politica il compito sarà difficile.

L’Europa è il luogo dove si incontrano virtuosamente la politica intesa come visione, progetto di futuro e le politiche come strumenti, come sistemi relazionali, come alleanze tra soggetti relazionali e sociali.