Rafforzare l’istituto della petizione
popolare dotando il Senato di una piattaforma web su cui
presentarle e sottoscriverle, e assicurare l’esame da parte di
palazzo Madama delle petizioni stesse. E’ la proposta di
modifica del Regolamento del Senato depositata da senatore del
Pd Tommaso Nannicini, e illustrata in una conferenza stampa dallo
stesso Nannicini e dai senatori Andrea Cangini (Fi), Loredana de
Petris (Leu), Dario Parrini (Pd) e Gianluca Perilli (M5s).
La proposta, elaborata dall’associazione Volare, ha spiegato
Nannicini trae origine dalla necessità di contrastare il
carattere di residualità che connota l’istituto della petizione
in Italia rispetto ad altri istituti di partecipazione politica.
La petizione è disciplinata in Costituzione, dove si dice che
“tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per
chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità”;
ma attualmente quelle che arrivano alle Camere non hanno un
seguito.
La proposta di modifica del Regolamento prevede che il Senato
vari “una piattaforma in un sito internet pubblico che consenta
la presentazione delle petizioni” e “la raccolta di eventuali
adesione da parte di altri cittadini”. Trascorsi 180 giorni
dalla presentazione la petizione viene assegnata alla
Commissione competente: se questa sta esaminando un ddl suolla
stessa materia, la discute assieme al disegno di legge. In caso
contrario la Commissione può, previa nomina di un relatore,
“deliberare la presa in considerazione o l’archiviazione”. Se
tuttavia la petizione ha avuto l’adesione di 20mila cittadini,
la Commissione deve “prenderla in considerazione”, deliberando
entro 90 giorni su di essa. Se infine le adesioni superano il
numero di 40.000, la relazione della Commissione entro 120
giorni viene portata in Aula per una discussione.


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