La senatrice torna sulla questione dell’abolizione delle province proposta dal ddl Delrio
‘Ritengo che la discussione sul riordino istituzionale vada fatta in maniera complessiva. Non possiamo continuare a ragionare per settori. E’ indubbio che vi sono enti inutili e che bisogna rivedere la spesa pubblica nel suo complesso, eliminando sprechi e disservizi, ma far ricadere tutto sulle province è un’azione profondamente ingenerosa ed ingiusta. Serve una discussione approfondita, mentre l’iter della proposta di Delrio impone tempi troppo ristretti e tra l’altro rischia di ricadere nel bel mezzo della sessione dedicata alla legge di Stabilità che, visti i 3.100 emendamenti piovuti in commissione Bilancio al Senato, si annuncia particolarmente difficile e delicata. I risparmi prodotti dall’abolizione prevista dal disegno di legge non solo sarebbero irrisori, ma addirittura dannosi su quello dei servizi. L’unica soppressione sarebbe quella della democrazia, visto che le Province continuerebbero ad esistere, ma come enti di secondo grado, ovvero con organismi eletti non direttamente dai cittadini. Il Governo a mio avviso non deve abolire le Province dall’alto, ma deve delegare alle Regioni il compito di organizzare il proprio livello intermedio, semplificando e sburocratizzando, ma confrontandosi con i territori’.

Ne Parlano