E’ un’impresa possibile
«Basterebbe che fosse approvato un emendamento strampalato per mandare all’aria tutta la struttura dell’Italicum. Chi pensasse a trabocchetti o a sgambetti o semplicemente ostacolasse un accordo sulla legge, non vuole in realtà cambiare nulla, punta a mantenere le cose come stanno». Luigi Zanda, il capogruppo del Pd al Senato, avverte i ‘frenatori’.
Zanda, entro gennaio e prima che Napolitano lasci il Quirinale, ci sarà davvero l’ok all’Italicum al Senato?
«Penso proprio di sì».
La legge elettorale sarà incardinata nelll’aula di Palazzo Madama dopo le feste?
«La conferenza dei capigruppo del Senato ha già calendarizzato l’inizio della discussione per il 7 gennaio. Naturalmente per una legge importante come è la legge elettorale non si può comprimere il dibattito, anche se sono anni che si discute di come superare il Porcellum e ora il Consultellum. Due settimane di lavori d’aula dovrebbero essere un tempo ragionevole per concludere il dibattito sull’Italicum».
Non prevede un rischio di sovrapposizione tra legge elettorale e voto per la successione a Napolitano?
«Da un punto di vista astratto non c’è nessuna connessione tra il voto per eleggere il nuovo presidente della Repubblica e l’approvazione della riforma elettorale. Penso però che noi dobbiamo cercare di approvarla prima che inizino le votazioni per il Quirinale, innanzitutto nei confronti di Napolitano che ha accettato la rielezione per favorire il processo di riforme ist-tuzionali. E inoltre perché l’elezione del nuovo presidente fermerà per un periodo di tempo non brevissimo i lavori del Parlamento».
Teme i veti incrociati, anche della sinistra dem?
«La legge elettorale ha un altissimo peso politico, ma ha anche una struttura normativa molto tecnica. In aula è bene che le votazioni inizino avendo molto chiara l’intera struttura dell’Italicum. Basterebbe che venisse, approvato un emendamento strampalato pe rmandare all’aria tutto l’equilibrio della nuova legge. È necessario quindi che il contenuto della legge sia ben definito prima di cominciare a votarla. Chi pensasse a trabocchetti o a sgambetti o semplicemente ostacolasse un accordo sulla legge, non vuole in realtà cambiare nulla».
È possibile l’ok definitivo dell’Italicum entro fine gennaio?
«Posso parlare del Senato, non della Camera. Al Senato siamo alla seconda lettura e alla Camera sarà la terza, cioè una lettura conclusiva».
Su quale maggioranza confidate per l’approvazione?
«Sulla legge elettorale va coinvolto tutto il Parlamento. E un’impresa possibile, ma non so quanto siano disponibili al confronto i parlamentari 5Stelle. Opporsi a qualsiasi proposta sta indebolendo i gruppi parlamentari dei grillini. Che peccato! Forza ltalia dal canto suo, non ha interesse a una legge approvata dalla sola coalizione di governo».
La norma di salvaguardia per l’entrata in vigore nel 2016 si discute solo alla fine?
«È la norma finale della legge, corretto discuterla dopo avere messo a punto il meccanismo»

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