Bene se M5S partecipa al tavolo sulle riforme, non vogliamo urne anticipate
‘L’obiettivo’ della Legislatura ‘è il 2018’, portare a compimento la riforma della legge elettorale non significa ‘assolutamente’ andare alle urne, ‘ma un Paese come l’Italia non può stare senza legge elettorale’. È quanto afferma il presidente dei senatori del partito democratico Luigi Zanda in un’intervista a l’Avvenire. E sull’ipotesi che Berlusconi voglia abbandonare il tavolo delle riforme dice: ‘Sbaglierebbe molto se si sfilasse. Se Fi si sfilasse sarebbe un vulnus al percorso riformatore. È interesse dell’Italia che le riforme si facciano a larga maggioranza. La nostra intenzione – spiega – è di approvare la legge elettorale al Senato entro gennaio, con un continuo raccordo con la Commissione affari costituzionali della Camera in modo da ridurre al minimo le necessarie modifiche’.
Zanda ricorda che ‘Il problema numero uno in Italia – ma non solo, basti pensare alle attuali difficoltà del presidente Obama – è quello di avere un governo che possa governare. E’ questo è il principio a cui ci siamo sempre ispirati’. E sulle perplessità che potrebbero venire da Ncd Zanda ricorda: ‘Ncd ha effettuato una dolorosa scissione da Fi in nome della governabilità. Credo che rimarrà fedele a questa linea’.
Zanda rinnova quindi l’invito al M5S a partecipare al processo di riforme ‘nonostante il comportamento violento e illiberale tenuto ieri sera nell’Aula del Senato. Per noi le riforme vanno approvate con la maggioranza più ampia possibile. Finora il M5S si è autoescluso, ma credo che sia anche suo interesse partecipare al disegno riformatore’.

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